Versione italiana in basso
is in Lampedusa, Italy today, where she is meeting with migrants, refugees and officials at the Lampedusa First Aid and Reception Center, as well as with representatives of NGOs working to help alleviate the human crisis in the Mediterranean.
LAMPEDUSA, 20 June 2015 – The Chairperson of the OSCE Parliamentary Assembly’s Committee on Democracy, Human Rights and Humanitarian Questions, Isabel Santos (MP, Portugal),She issued the following statement on the occasion of World Refugee Day:
"It is tragic that our commemoration of World Refugee Day is so relevant. Earlier this week the United Nations announced that worldwide displacement is at the highest level ever recorded: One in every 122 persons is now a refugee or otherwise displaced. Here in Lampedusa, on the frontline of the human tragedy that the Mediterranean has become, it is evident that much more can and must be done to address this crisis. Yes, it requires money, but more than anything else it requires political will – something that is all too scare nowadays.
“It is shameful that a few countries in southern Europe are being left to address this problem while others put up walls – either through their policies, or physically. The principle of European solidarity must also be applied in times of hardship, not only when times are good. Hollow words of support for Italy, Turkey, Greece and other nations trying to cope with this calamity simply will not do. Let us recall, at the same time, that the vast majority of those fleeing their homes remain in the developing world. The industrialized world is being asked to help with just the tip of the iceberg.
“I call on all countries to immediately accelerate and improve the efficiency of procedures for the reception of migrants and the processing of asylum and refugee cases. This will not only help those desperate individuals fleeing their homes, but it will be support the integration of societies and reduce the strain on budgets. I also appeal to European leaders to display courage, putting aside the xenophobia that has been creeping into our discourse, and publicly recognize the strength that migrants bring to our societies.
“Forty years ago, in the OSCE’s founding document, the Helsinki Final Act, our leaders recognized the pain of those who are separated from their homelands and agreed to ‘Make it their aim to facilitate freer movement and contacts... and to contribute to the solution of the humanitarian problems that arise.’ We must take inspiration from that vision and recognize the moral and ethical imperative to take action.”
Chairperson Santos, accompanied by Italian OSCE parliamentarians Marietta Tidei, the Rapporteur of the Assembly’s Committee on Economic Affairs, Science, Technology and Environment, and Cristina De Pietro, will travel to reception centers and meet with civil society organizations in Catania and Mineo in the coming days.
Il Presidente della Commissione per i diritti umani dell’Assemblea Parlamentare dell'OSCE commemora la Giornata Mondiale del Rifugiato a Lampedusa
LAMPEDUSA, 20 giugno 2015 – Il Presidente della Commissione Generale Democrazia, Diritti Umani e Questioni Umanitarie dell’Assemblea Parlamentare dell'OSCE, l’On. Isabel Santos (MP, Portogallo), è oggi a Lampedusa, Italia, dove incontrerà migranti, rifugiati, e operatori del centro di primo soccorso e accoglienza di Lampedusa, nonché rappresentanti delle ONG impegnate ad alleviare la crisi umanitaria nel Mediterraneo.
L’On. Santos ha rilasciato la seguente dichiarazione in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato:
"È tragico che la nostra commemorazione della Giornata Mondiale del Rifugiato è così rilevante. Nel corso di questa settimana le Nazioni Unite hanno annunciato che il numero di persone sfollate nel mondo ha raggiunto il livello più alto mai registrato: un essere umano su 122 è oggi un rifugiato o uno sfollato. Qui a Lampedusa, dove si fronteggia in prima linea la tragedia umana che il Mediterraneo è ormai diventato, è evidente che molto di più si può e si deve fare al fine di affrontare questa crisi. Certo ciò richiederà risorse finanziarie, ma più di ogni altra cosa richiederà volontà politica, che è fin troppo scarsa al giorno d'oggi.
"È vergognoso che alcuni paesi dell'Europa meridionale sono stati lasciati soli ad affrontare questo problema, mentre altri erigono muri - sia attraverso le loro politiche, sia fisicamente. Il principio di solidarietà europea deve essere applicato anche in tempi di difficoltà, non solo quando i tempi sono prosperi. Parole vuote di sostegno per l'Italia, la Turchia, la Grecia e altri paesi che cercano di far fronte a questa calamità semplicemente non funzionano. Ricordiamo, allo stesso tempo, che la stragrande maggioranza di coloro che fuggono loro case rimangono nei paesi in via di sviluppo. Al mondo industrializzato si chiede di affrontare solo la punta dell’iceberg.
“Faccio appello a tutti i paesi affinché accelerino immediatamente e migliorino l'efficienza delle procedure di accoglienza dei migranti, le procedure di asilo e per di concessione dello status di rifugiato. Questo non solo aiuterà le persone disperate in fuga dalle loro case, ma sosterrà la loro integrazione nella società e ridurrà la pressione sui bilanci. Faccio inoltre appello ai leader europei affinché dimostrino coraggio, mettendo da parte la xenofobia che si è insinuata nel nostro dibattito, e riconoscano pubblicamente la forza che gli immigrati portano alla nostra società.
“Quarant'anni fa, nel documento fondativo dell'OSCE, l'Atto finale di Helsinki, i nostri leader hanno riconosciuto il dolore di coloro che sono separati dalle loro terre e si sono prefissi l’obiettivo 'di facilitare una maggiore libertà di movimento e di contatti ... e di contribuire alla soluzione dei problemi di interesse umano che sorgono a tale riguardo.' Dobbiamo trarre ispirazione da quella visione e riconoscere l'imperativo morale ed etico ad agire.”
Il Presidente Santos, accompagnata dalle parlamentari della delegazione italiana presso l’Assemblea Parlamentare dell'OSCE, l’On. Marietta Tidei, relatrice della Commissione Generale Affari Economici, Scienza, Tecnologia e Ambiente, e l’On. Cristina De Pietro, si recherà a vari centri di accoglienza e incontrerà, nei prossimi giorni, le organizzazioni della società civile di Catania e Mineo.